Una FNP Cisl dei Laghi sempre molto attenta allo stato di salute del comparto medico e delle Residenze Sanitarie Assistenziali ha organizzato un seminario per fare il punto della situazione rispetto alle RSA del territorio dell'Insubria. Tre i relatori d'eccezione per un appuntamento di alto livello, che ha permesso di fare uno screening approfondito rispetto alle condizioni che un comparto così importante per la Terza Età riveste nella società di oggi.
Cosa è emerso dal seminario della Federazione Nazionale Pensionati dei Laghi?
“I costi giornalieri per l'assistenza di un anziano sono oggi di poco superiore ai 100€ al giorno”, ha spiegato Marco Noli, consulente per quanto riguarda i servizi alla persona della stessa FNP. A fargli eco Giuseppe Redaelli, del Dipartimento Welfare di FNP Lombardia: “la retta media minima che una famiglia deve sostenere nell'ambito dell'ATS Insubria è di 66,89€, la massima di 76,38€. Oltre al costo ingente che viene sostenuto dalle famiglie vi è quindi un costo, sostenuto per ogni letto contrattualizzato, di cui si fa carico la Regione: questo va da un minimo di 29€ al giorno per le Classi Sosia (sistema di classificazione regionale che prende in considerazione mobilità, cognitività e comobilità dell'anziano, ndr) 7 ed 8 ad un massimo di 52€ per i malati di alzheimer”.
Le famiglie che necessitano di appoggiarsi ad una RSA si trovano sovente di fronte a differenze di prezzo anche abbastanza marcate: “il mercato c'insegna che a costi rilevantemente diversi – esplica Noli – si accompagnano ingenti differenze sul piano della qualità offerta dal servizio; è del resto noto che circa il 75% dei costi che vengono sostenuti da una Residenza Sanitaria Assistenziale siano legati al personale impiegato. Una gestione oculata dei costi fissi può generalmente produrre un risparmio che si aggira attorno al 7/8% del totale”.
Ovvio, quindi, che di fronte a rette troppo basse la domanda che sorge spontanea sia: quale qualità di assistenza viene offerta dalla struttura? Una riflessione che investe anche il sindacato stesso, in particolar modo la Federazione dei Pensionati, sempre attenta alla qualità della vita dei propri associati e non solo. “Oggi – dice Giovanni Pedrinelli, Segretario Generale della FNP dei Laghi – noi sindacalisti non possiamo più limitarci ad una analisi dei costi da sostenere per poter trovare ricovero in una RSA. Indispensabile diventa anche, forse soprattutto, ragionare riguardo ai servizi che in queste strutture vengono offerti. Una RSA che non voglia lucrare sulla pelle delle persone non può infatti pensare di applicare prezzi estremamente bassi; ma nel contempo ad una tariffa elevata devono corrispondere servizi assistenziali di qualità!”
Cosa si deve quindi guardare per capire la qualità dell'assistenza che le varie strutture sono in grado di fornire? A rispondere al quesito, nel corso del proprio intervento, è ancora una volta Marco Noli: “innanzitutto il programma annuale, che contiene il monitoraggio e la valutazione degli obiettivi definiti, oltre alla relazione conclusiva in cui si traccia il bilancio dei risultati ottenuti. Poi il documento organizzativo, che definisce mission, obiettivi, organigramma e piano di lavoro annuale della struttura. Importante anche verificare i minuti di assistenza su base settimanale che vengono garantiti ad ogni ospite: oggi mediamente si aggirano sui 1.000, a fronte di una normativa che prevede un minimo di 901. Centrale anche capire il rapporto garantito nel corso della notte tra operatori ed ospiti, oltre alla presenza medica attiva e di reperibilità garantita. Infine – la chiosa di Noli – importante risulta essere la condivisione del Piano di Assistenza Individualizzato con i parenti: si tratta di per sé di un obbligo di legge, ma il modo in cui viene predisposto ci dice molto del “caring”, ovvero sia della capacità di prendersi cura dell'ospite di cui è capace la struttura”.
Compito del seminario “Le nostre RSA” non era solo quello di fotografare lo stato dell'arte, ma anche di avanzare considerazioni e proposte. A pensarci è stato Giuseppe Redaelli, che ha così illustrato la posizione di FNP Lombardia: “è innanzitutto necessaria una legge nazionale che porti alla razionalizzazione dell'offerta; questo passo aprirebbe la strada alla realizzazione di uno strumento di raccolta degli interventi di cui beneficia un singolo utente, misura sino ad oggi annunciata più volte ma ancora mai realizzata nel merito. Inoltre risulta ormai evidente come gli aspetti organizzativi e finanziari di una RSA siano elementi imprescindibili per determinare la qualità del servizio proposto e vanno quindi curati e salvaguardati. Fondamentale nell'opera del sindacato – prosegue il componente del Dipartimento Welfare di FNP Lombardia – resta quindi il tema della compartecipazione alle rette, da tempo centrale nell'azione negoziale delle federazioni dei pensionati; a questo proposito va detto che la quota sanitaria che la Regione paga per i posti letto a contratto delle RSA è inferiore a quanto previsto dalla legislazione vigente ed inadeguata al livello di assistenza sanitaria che viene fornito nelle strutture, andrebbe quindi incrementata la quota coperta dal Fondo Sanitario Regionale. Infine il sistema di classificazione degli utenti nelle RSA andrebbe rivisto sia a livello sistemico (le 8 classi Sosia risultano infatti anacronistiche e superate) che di analisi della “situazione sanitaria” della persona, indagando se il bisogno dell’utente è legato alla deambulazione, all’aspetto psico-cognitivo, o ad entrambi. In questo modo si avrebbe una maggior appropriatezza delle cure che, unita ad una rivisitazione del sistema dei trattamenti per le degenze di transizione e della continuità assistenziale, renderebbe l’assistenza più vicina ai reali bisogni dell’anziano non autosufficiente”.
Al seminario, molto apprezzato dai presenti, è intervenuto anche Antonio Sebastiano, direttore dell'Osservatorio RSA della LIUC di Castellanza, per illustrare i risultati degli studi e delle ricerche compiute dall'Osservatorio che dirige.
Presentazione Antonio Sebastiano
Presentazione Giuseppe Redaelli