Reddito di Cittadinanza 2023

Luglio porta con sé alcune novità che riguardano il Reddito di Cittadinanza. Abbiamo chiesto a Giovanna Tettamanti, Direttrice dell'INAS CISL di Como, di illustrarcele.

“L’ultima Legge di Bilancio ha disposto che dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 il RdC è riconosciuto nel limite massimo di sette mensilità, e comunque non oltre il 31 dicembre 2023. Questa riduzione non si applica però ai nuclei familiari al cui interno vi siano persone con disabilità, minorenni e persone con almeno sessant’anni di età. In tutte queste ipotesi continua ad applicarsi la durata ordinaria, non superiore a diciotto mesi continuativi. Il Decreto Lavoro, n.48/2023, è poi intervenuto successivamente aggiungendo che il limite dei 7 mesi non si applica per i percettori del Rdc che, prima della scadenza dei sette mesi, sono stati presi in carico dai servizi sociali, in quanto non attivabili al lavoro.”

Cosa succederà, quindi, a molti percettori Rdc a partire dal mese luglio? “La liquidazione della prestazione, per coloro che sono considerati “occupabili”, andrà a terminare da luglio 2023, e poi man mano a scalare, ad agosto e così via in base alla data di prima liquidazione. Invece, i titolari di Pensione di cittadinanza, non soggetta a termini di scadenza, manterranno il benefico fino a dicembre 2023.”

Sono in oltre in arrivo due nuove prestazioni, in sostituzione del RdC e della PdC: “si tratta dell’Assegno di inclusione, che entrerà in vigore dal 1°gennaio 2024, e del Supporto per la formazione e il lavoro, che invece partirà da 1°settembre 2023. Per queste nuove misure siamo ancora in attesa di specifiche disposizioni”, spiega Giovanna Tettamanti, Direttrice dell'INAS di Como.