Quando sarà elargito il conguaglio per il calcolo delle perequazioni?
Dal Patronato INAS Cisl spiegano: “per cercare di contrastare gli effetti negativi dell'inflazione il conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni per l'anno 2021, che normalmente sarebbe stato conteggiato nei primi mesi del 2023, è anticipato a fine 2022. Pertanto in ciascuna delle mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2022, tredicesima inclusa, qualora il trattamento pensionistico lordo mensile sia complessivamente pari o inferiore a 2.692 euro, verrà riconosciuto in via transitoria un incremento di 2 punti percentuali della rivalutazione decorrente dal 1° gennaio 2023.
Questo incremento non viene considerato, per l’anno in corso, ai fini del superamento dei limiti reddituali fissati per il riconoscimento di prestazioni collegate al reddito. L’anticipo di ottobre/novembre riguarda il recupero inflazione del 2021, e dal 1° gennaio 2023 decorrerrà la quota dovuta per la rivalutazione all’inflazione, in base all’indice definitivo che l’ISTAT comunicherà il prossimo novembre e riferito al 2022.
Resta fermo che a tale fine il trattamento pensionistico complessivo di riferimento è da considerarsi al netto dell'incremento transitorio che cesserà i relativi effetti al 31 dicembre 2022. L’anticipo della rivalutazione dovuta, è un piccolo aiuto che in questo particolare momento assume sicuramente un valore importante, soprattutto per le pensioni più basse”.