Cuneo fiscale 2020

La riduzione del cuneo fiscale per 16 milioni di lavoratori italiani è tra i risultati più attesi dopo il confronto che CGIL, CISL e UIL ha avuto con il Governo. Una misura che partirà dal mese di luglio 2020 ed è stata valutata positivamente dalla Cisl: la riduzione delle tasse per i lavoratori più disagiati e per la classe media era da tempo tra le rivendicazioni portate avanti dal sindacato guidato da Annamaria Furlan.

Quanto ottenuto però non basta, al sindacato di via Po: la Cisl ha infatti ribadito che si tratta di un primo passo, ma che molto resta da fare per alleggerire il carico delle fasce deboli. Il tutto a cominciare dagli incapienti, cioè quei cittadini che hanno una soglia di reddito talmente bassa che non usufruiscono di detrazioni, e dai pensionati. Un capitolo, quest'ultimo, che la Federazione Nazionale Pensionati in particolare porta avanti da molto e che sul nostro territorio è stato più volte rilanciato con forza dalla FNP dei Laghi.

Ma come funziona la riduzione del cuneo fiscale? Il fondo stanziato è di 3 miliardi di euro per il 2020, mentre per il 2021 dovranno aggiungersi altri 5 miliardi di euro. I lavoratori coinvolti saranno 16 milioni: 11,7 cittadini che oggi godono del bonus di 80 euro e 4,3 milioni di nuovi interessati. La misura prevede l'estensione a 100 euro per ogni mese lavorativo (1.200 euro su base annua) per i redditi tra gli 8.173 fino ai 28.000 euro; per i lavoratori con redditi tra 28 mila e 35 mila euro l'importo diminuisce fino a 80 euro mensili (960 l'anno). Il beneficio decresce poi dai 35 mila euro e si azzera ai 40 mila euro di reddito annuo. L'erogazione avverrà sotto forma di bonus per gli attuali percettori degli 80 euro, mentre per i nuovi destinatari (oltre i 26.600 euro) si interverrà attraverso lo strumento della detrazione fiscale.