Il Consiglio Generale Fnp dei Laghi riunito in data 6 Novembre c.a. presso Hotel Della Rotonda a Saronno, sentita la relazione del Segretario Generale e dopo ampio dibattito sul tema della SANITA’
ESPRIME
grosse preoccupazioni sull’arretramento del Sistema Sanitario Nazionale e Regionale sempre piùinadeguato a garantire una assistenza di qualità.
In 10 anni di tagli alla Sanità pubblica si sono persi 70 mila posti letto prevalentemente nelle strutture pubbliche, il blocco del turn over ha ridotto di oltre 45 mila unità il numero diinfermieri,medici e professionisti della sanità.
Allarmante è uno studio effettuato dalla Bocconi sulla Salute del Paese e delle Regioni dal qualeemerge che in Lombardia dopo l’ospedale non c’è assistenza sul territorio, cronici ed anziani non autosufficienti raddoppieranno nel prossimo decennio e molti di loro non avranno altra scelta che entrare ed uscire dagli ospedali ingolfando i Pronto Soccorso, i tagli al personale accompagnati dal calo dei finanziamenti, stanno di fatto colpendo la sanità pubblica e a conferma di ciò lo studio evidenzia che negli ultimi 5 anni sono raddoppiati gli italiani con una assicurazione privata.
Tutto ciò fa pensare ad un sistema che scientemente spinge verso la privatizzazione della sanità.
Il Consiglio Generale Fnp ritiene altresì inaccettabile il ritardo della Regione Lombardia rispetto l’applicazione della legge 23 sulla presa in carico.
Come Cgil Cisl Uil e Sindacato dei pensionati a livello Regionale sono state presentate da tempo proposte che la Regione Lombardia non può continuare ad ignorare. Le proposte puntano alla realizzazione di un sistema sanitario più snello , con meno burocrazia ed in grado di dare risposte ai problemi dei cittadini offrendo una sanità efficiente e funzionante sul territorio, che non abbandoni a sé stesso il cittadino dopo la fase acuta della malattia, recuperando e rafforzando il ruolo del Medico di medicina generale, ossia il medico di famiglia.
Altro aspetto su cui Il Consiglio Generale FNP richiama una attenzione particolare riguarda il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione e l’allungamento della durata media della vita delle persone che ha reso il settore della non autosufficienza tra quelli che maggiormente richiede interventi disostegno e risorse economiche spesso a carico delle famiglie italiane.
In Lombardia, più che nelle altre regioni , lo strumento più utilizzato e diffuso per gestire i problemi legati alla non autosufficienza grave di molte persone, sono le residenze sanitarie assistenziali (RSA), le qualistanno assumendo, progressivamente, un ruolo diverso dalle origini, passando da strutture di ricovero per anziani più o meno non autosufficienti ad una funzione di progressiva “sanitarizzazione” dell’utenza nella rete delle cure intermedie e di supporto.
Questa nuova realtà però si scontra con la carenza di risorse e competenze necessarie, infatti se da una parte aumenta l’assistenza offerta dal personale infermieristico, dall’altra diminuisce quella del personale assistenziale di base e l’assistenza totale.
Inoltre non indifferente per le persone, sono le lunghe attese , nonché il problema delle rette e della compartecipazione alla spesa sempre più a carico delle famiglie.
In questo quadro complesso il Consiglio Generale ritiene elemento centrale l’azione negoziale del sindacato dei pensionati e, considerando il diritto alla salute un bene prezioso che va garantito per tutti e difeso con forza, sarà impegnato a sostenere tutte le iniziative mirate alla difesa ed allo sviluppo di un Servizio Sanitario Nazionale Pubblico forte ed efficiente.
Infine il Consiglio Generale nel condividere la proposta della Segreteria territoriale di realizzare una ricerca sullo stato degli anziani nel territorio dei Laghi rispetto alle condizioni di salute e familiari, garantisce tutta la collaborazione necessaria a riguardo.