La mobilitazione dei sindacati unitari continua con uova settimana di presidi di fronte alle Prefetture, oltre alle iniziative in piazza Santi Apostoli a Roma, per chiedere al governo di avviare una stagione di riforme.
A partire dalla settimana in corso Cgil Cisl e Uil hanno indetto tre assemblee nazionali in piazza Santi Apostoli a Roma, il 10, il 12 e il 17 dicembre ed i sindacati unitari dei pensionati si muovono ancora sui territori con i presidi cittadini di fronte alle prefetture.
I presidi svolti sul territorio dei Laghi sono andati in scena mercoledì 11 e giovedì 12 dicembre.
“I sindacati ritengono insufficienti le misure che sono state messe in campo su alcuni temi della piattaforma unitaria - ha detto Emilio Didonè, Segretario Generale di Fnp Cisl Lombardia - il 17 dicembre toccherà a noi pensionati che, dopo aver preso coscienza che nella Legge di Bilancio 2020 si sono dimenticati le risorse per la rivalutazione delle pensioni, abbiamo deciso di scendere ancora in piazza unitariamente. Le nostre richieste presentate al Governo sono chiare. Siamo consapevoli della situazione confusa che sta vivendo la politica italiana, ma siamo anche stanchi di Governi che a seconda delle esigenze mettono sempre le mani sulle risorse dedicate ai pensionati. Siamo stanchi di essere dipinti come ladri di futuro alle giovani generazioni dai soliti noti lobbisti, siamo stanchi di essere giudicati un peso alla società e un costo per la sanità. Il disegno di Legge di Bilancio 2020 - continua Didonè - non può dimenticare ancora una volta gli anziani e i pensionati italiani. Vogliamo interloquire, non solo con il Governo ma anche con tutti partiti rappresentati in Parlamento, maggioranza e opposizione, che non possono fare finta di non sapere che in Italia ci sono 16 milioni di pensionati, e che non possono sottovalutare il voto dei pensionati tanto prezioso e sempre tanto richiesto. Non daremo tregua fino all'ultimo giorno utile per l'approvazione del disegno di Legge di Bilancio 2020. Ci aspettano ancora giornate di protesta e di lotta - la chiosa del Segretario Generale di FNP Lombardia - ma sono anche giorni di entusiasmo, di passione, di ritrovata dignità, di voglia di partecipare e di stare insieme, fino a quando non saremo ascoltati e tenuti nella giusta considerazione”.