Dopo la manifestazione nazionale dello scorso 9 febbraio la Federazione Nazionale Pensionati della Cisl è tornata nuovamente in piazza a Roma per far sentire la propria voce di fronte all'ennesimo taglio delle rivalutazioni.
“I pensionati italiani – ha detto Annamaria Furlan, Segretario Generale CISL – meritano più rispetto e considerazione da questo governo ed in generale dalla classe politica. Sono persone che hanno dato tanto al nostro paese in termini di lavoro, professionalità, innovazione, cultura, ma anche di sacrifici e di assistenza ai nostri figli e nipoti”. Anche la leader della confederazione cislina ha sostenuto con vigore la rivendicazione che le federazioni dei pensionati di CGIL, CISL e UIL hanno portato in Piazza San Giovanni e che, è stato il messaggio lanciato dal palco, continueranno a portare avanti anche nelle prossime settimane. “Si tratta di una protesta del tutto legittima – ha continuato Furlan – che ha il pieno sostegno delle confederazioni sindacali: bloccare la rivalutazione anche per assegni netti di mille e duecento euro, non rispettando gli accordi sottoscritti dai precedenti governi, è stata una scelta iniqua e sbagliata anche dal punto di vista economico perché significa penalizzare i consumi di milioni di persone che vivono solo di una pensione modesta. Il conguaglio che tantissimi pensionati dovranno restituire nei prossimi mesi è davvero un fatto increscioso ed inaccettabile”. La leader della CISL non si è comunque limitata a parlare del taglio delle rivalutazioni: “oggi in Italia il numero delle persone non autosufficienti cresce anno dopo anno. Ci sono milioni di famiglie che sono in difficoltà e che aspettano da tempo una legge sulla non autosufficienza che definisca risorse e livelli essenziali uniformi in tutto il territorio nazionale. E’ assurdo che siano considerati un "bancomat" da spremere, come è avvenuto negli ultimi anni con il blocco della rivalutazione, l'aumento delle tasse, i tanti balzelli locali. Per non parlare del livello scadente dei trasporti locali, le liste d'attesa negli ospedali, i ticket odiosi”.
A parlare dal palco, in rappresentanza dell'oltre milione e mezzo di iscritti ad FNP CISL, il segretario nazionale della categoria, Gigi Bonfanti, che ha espresso chiaramente la posizione della sua federazione in difesa dei diritti di tutti i pensionati d'Italia: “con la manifestazione di oggi abbiamo dimostrato al Governo ed al Paese tutto quanto sia considerevole e rappresentativa la voce dei pensionati in Italia. Il nostro impegno di oggi rappresenta il punto di partenza e non di arrivo per noi: siamo scesi in piazza per ricordare al governo che le pensioni sono un diritto sancito dalla Costituzione, sono reddito differito, frutto dei contributi versati durante la vita lavorativa, non sono il regalo di nessuno. La piazza di oggi – ha proseguito il leader dei pensionati cislini – ha chiesto al Governo di poter avere una vita dignitosa, una sanità che dia risposte a tutti e una legge nazionale per la non autosufficienza da troppi anni chiusa nei cassetti del potere. Noi della FNP CISL siamo in campo e ci resteremo per avere un futuro migliore, incentrato su diritti inalienabili, sul welfare per giovani ed anziani, sul lavoro dignitoso e sulla lotta alle disuguaglianze”.
Presente alla manifestazione dell'1 giugno anche Emilio Didonè, segretario generale di FNP Lombardia: “voglio ringraziare personalmente, uno ad uno, i pensionati e pensionate cislini e non, che sono arrivati a Roma con pullman, auto e treni dalla Lombardia e da ogni parte d'Italia. La grandissima presenza di oggi dimostra la “voglia di partecipare” della nostra gente, dei nostri iscritti, del nostro fare sindacato, del nostro essere confederali. Dimostra quanto concreta sia la vicinanza con le persone che abbiamo il privilegio di rappresentare soprattutto quando con umiltà, senza saccenza e senza sermoni andiamo tra la nostra gente”. Il leader dei pensionati lombardi, poi, traccia la via per il futuro: “non è finita, non si molla! Saremo presenti nelle piazze del Paese fino a quando i temi che stanno a cuore ai pensionati saranno presi in considerazione da questo o da altri governi! Avanti tutta, insieme!”