Furlan: "La mobilitazione del Sindacato continua a livello nazionale, nelle categorie e nelle fabbriche"
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“Finalmente abbiamo un tavolo di confronto con il governo, anche se limitatamente ai temi della previdenza”. Così si è espressa Annamaria Furlan al termine dell'incontro avuto dai segretari generali di CGIL, CISL, UIL ed UGL con il sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Claudio Durigon. “Un tavolo di confronto aperto a seguito della nostra manifestazione dello scorso 9 febbraio a Roma, ma che non può bastare: abbiamo infatti chiesto al Governo di convocarci urgentemente per aprire una discussione inerente crescita e sviluppo che abbia come base la nostra piattaforma unitaria”.
Un risultato, comunque, è stato ottenuto già da questo primo passaggio: “l'incontro è stato interlocutorio, con l’impegno ad istituire due commissioni per una riforma complessiva del sistema previdenziale” ha spiegato la leader della Cisl, definendo comunque importante la disponibilità dell'Esecutivo a valutare alcuni emendamenti inerenti quota 100 e ad aprire un confronto più generale sulla riforma della Fornero.
“Siamo solo all'inizio, speriamo che le nostre variazioni siano accolte” ha aggiunto entrando poi nel merito delle richieste rivolte dai sindacati ai rappresentanti del Governo. Tra queste vi sono una serie di emendamenti al Decretone: a partire dal riconoscimento della maternità e del lavoro di cura per le donne lavoratrici fino al superamento delle finestre per i lavoratori che svolgono mansioni gravose, la necessità di rimettere mano alla rivalutazione delle pensioni decurtate dalla legge di bilancio, la separazione dell'assistenza dalla previdenza l'allargamento della platea dell'Ape Social e la pensione di garanzia per i giovani.
“Ma Cgil Cisl e Uil - ha spiegato ancora Furlan - hanno chiesto una convocazione anche sui temi della crescita e dello sviluppo. I dati ci danno ragione: il Paese sta andando indietro, mancano investimenti pubblici e la produzione industriale registra un rallentamento significativo”. A confermare queste parole proprio i dati ISTAT pubblicati ad inizio marzo, che la segretaria generale cislina ha così commentato: “I dati dell’Istituto Nazionale di Statistica relativi al peggioramento del PIL e del debito pubblico nel 2018 sono un ulteriore segnale del fatto che stiamo scivolando verso le recessione. Non basta l’ottimismo del Governo, servono un patto sociale ed una vera politica economica per la crescita ed il lavoro”.
Per questo motivo, conclude Annamaria Furlan, “la mobilitazione del sindacato proseguirà per raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati: portiamo avanti con convinzione e determinazione il mandato che alcune centinaia di migliaia di persone ci hanno dato il 9 febbraio per cambiare la politica economica del Paese”.