Una vita legata al mondo sindacale, trent'anni di attività nel volontariato locale. Un mix di questo genere non poteva che portare Rosangela Pifferi ad unire questi due mondi. O meglio, a presiedere quello che è il punto di incontro tra sindacato e volontariato: l'Anteas, ovvero l'Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà. Nata a livello nazionale nell'aprile del 1996, Anteas opera a Como da più di vent'anni, coprendo in particolar modo le zone del capoluogo, del canturino, dell'olgiatese, dell'erbese e dell'alto lago. Promossa originariamente dagli anziani e a questi prevalentemente rivolta, ai giorni nostri l’associazione, nel prediligere logiche intergenerazionali, amplia il proprio pubblico di riferimento e si rivolge a tutti coloro che condividono l’impegno della solidarietà civile e sociale, favorendo l’instaurarsi di relazioni autentiche fra le persone, promuovendo esperienze di cittadinanza attiva e combattendo le solitudini involontarie.
“Ho iniziato la mia attività sindacale molto presto e mi sono occupata a lungo del settore tessile della provincia – racconta la nuova Presidente di Anteas Como – mentre la mia attività di volontariato, prevalentemente rivolta al campo dell'immigrazione, l'ho iniziata a fine anni '80, quando scoppiò il problema degli immigrati libanesi che vennero respinti dalla Svizzera e rimasero quindi sul nostro territorio. Così quando mi è stato chiesto di presiedere Anteas, che è un po' l'incontro tra il mondo del sindacato e quello del volontariato, ho accettato con gioia”.
Rosangela Pifferi conosceva Anteas, strettamente legata al mondo CISL ed FNP in particolare, ma non in maniera esaustiva: “Conoscevo questa realtà solo superficialmente. Esserne entrata in contatto in maniera approfondita mi ha permesso di scoprire una realtà davvero importante, vivace, piena di persone generose e con voglia di fare”.
Ovviamente la pandemia che si è abbattuta sul nostro paese ha colpito l'attività di tutti, anche del mondo del volontariato. Che però non si è fermato dinnanzi ad essa, anzi ha reagito con vigore: “le paure e le difficoltà, in un momento del genere, non mancano, ma i volontari che ho trovato in Anteas sono davvero persone eccezionali. Credo che anche allargando il discorso al mondo del volontariato in generale si possa dire che in questo periodo difficile sia una delle poche componenti della nostra società che sta dimostrando quanto crede al lavoro che mette in atto e quanto è presente sul territorio. Ho potuto riscontrare che certi servizi, anche pubblici, vengono erogati con più difficoltà rispetto a prima, mentre il volontariato, compresa Anteas, sta continuando il proprio sforzo, nonostante le tanti situazioni di difficoltà che siamo costretti a vivere. Ovviamente – precisa Pifferi – lavoriamo con tutte le sicurezze del caso: mascherine, igienizzati e quant'altro, per la sicurezza dei nostri volontari e di chi ci contatta. Questa è comunque – la riflessione del Presidente di Anteas – la dimostrazione che in una situazione del genere nei territori il volontariato dà risposte che altre entità non sono in grado di dare”.
Ma quali sono i servizi che Anteas, in un momento così delicato, mette a disposizione della collettività? “In questo momento le iniziative culturali sono ovviamente sospese a causa della pandemia, ma riprenderanno quando possibile. Ciò che invece continua è il nostro servizio di trasporto, dedicato alle persone più fragili. Si va quindi dai disabili che accompagniamo a scuola sino agli anziani che portiamo a fare visite ospedalieri. Inoltre proprio in questo momento di necessità ci sono stati chiesti ed abbiamo attivato ulteriori servizi, come quello di portare la spesa o i medicinali a casa delle persone fragili, che in questo momento è bene stiano isolate per tutelarsi dal virus”. Tra queste, ovviamente, anche qualche volontario di Anteas Como: “qualche nostro volontario avendo delle patologie pregresse ha preferito rinunciare alla propria attività, per tutelare la propria salute. Chi invece non ha problemi in tal senso è rimasto a bordo e continua a proporre i servizi che Anteas, come detto, mette a disposizione dei più bisognosi”.
Ma l'Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà non si mette in campo solo per svolgere in prima persona servizi nei confronti dei più bisogni: “di recente abbiamo partecipato ad una videoconferenza con l'Assessore ai Servizi Sociali di Como, che ha interpellato il mondo del volontariato per provare a qualificare meglio gli interventi del comune in ambito sociale. Le situazioni di fragilità con cui ci confrontiamo e che riguardano in special modo anziani e disabili non sono semplici, per questo è sempre più necessario studiare dei piani di intervento assieme ai comuni. Speriamo – l'augurio di Rosangela Pifferi – che altri comuni si mettano in relazione col volontariato”.
Ma a questo proposito, cos'è il volontariato e perché una persona dovrebbe pensare di dedicare tempo agli altri in maniera gratuita? “Mettersi in gioco riguardo a situazioni non fortunate è una delle cose che credo si debbano fare nella vita: il volontariato fa bene all'individuo, ci fa entrare in relazione con situazioni di grandi problematiche e difficoltà e conoscerle ci fa capire quali siano le nostre fortune. E' quindi importante che la gente si riconosca nel volontariato come modo di restituire qualcosa in termini di benevolenza”. In questo senso Anteas, oggi più che mai, è aperta a nuove persone che potrebbero volersi mettere in gioco donando un po' del proprio tempo libero: “Sia da attivi che soprattutto in pensione va valutato: mettersi a disposizione è importante anche da un punto di vista sociale, per sentirsi liberi e vivi”.
Chi fosse quindi interessato a diventare un nuovo volontario di Anteas Como, o ad usufruire dei servizi messi a disposizione dall'Associazione, può chiamare il numero 031/304000.