Emilio Didonè, Segretario Generale Fnp Cisl Lombardia, ha voluto mandare il proprio auguro per l'anno nuovo a tutti gli iscritti alla categoria che dirige, quella dei pensionati cislini lombardi. Nel farlo ha voluto sottolineare l'importanza di riflettere dopo la tragedia che abbiamo vissuto nel 2020, di muovere dagli errori che abbiamo visto ripetersi mese dopo mese per comprendere che il modello non funziona. Al tempo stesso, però, il Segretario Generale della FNP a livello lombardo invita anche tutti a guardare con fiducia al futuro ed a considerare il vaccino contro il Covid-19 un primo passo verso un anno migliore.
"Abbiamo trascorso un Natale diverso, ma forse più autentico, – ha detto Didonè – dove abbiamo avuto l'occasione per ripensare alle cose che contano veramente nella nostra vita, agli affetti più importanti, alla nostalgia dei nostri ricordi, ai nostri cari che ci hanno lasciato. Ci siamo resi conto di quanto siamo impotenti di fronte a questo invisibile virus che ha sconvolto l'intera umanità, senza distinzione di razze e colore della pelle, di ricchi e poveri, giovani e vecchi. Siamo stati presi alla sprovvista da una pandemia inaspettata e furiosa che nel nostro Paese ha provocato già più di 72 mila vittime, circa la metà dei morti civili in cinque anni di seconda guerra mondiale, e non è vero che siamo tutti uguali davanti a questa grave crisi economica provocata dal virus. I ricchi – prosegue il Segretario Generale di FNP Lombardia – sono sempre più ricchi e i poveri, che aumentano, sono sempre più poveri. La pandemia ha però un merito nella tragedia: di averci aperto gli occhi e reso evidente che così non si può andare avanti, che il modello non funziona. Le lunghe file a Milano per un pasto devono insegnare qualcosa, devono farci riflettere. Occorre quindi ricostruire un modello politico economico e sociale, per evitare di commettere sempre gli stessi errori. Il virus ci ha insegnato che nessuno si può salvare da solo. Per questo serve un nuovo grande patto sociale. Nessuno si può tirare fuori, né continuare con le bandierine e le spaccature di questi ultimi mesi, perché questo è il momento della responsabilità. Sta per iniziare un 2021 che sicuramente sarà migliore e che ci porta in regalo una serie di vaccini, con una tempistica impensabile fino a pochi mesi fa, a testimonianza di quanto possa essere importante la ricerca e la collaborazione insieme. Dobbiamo guardare con fiducia al futuro, al nuovo anno che verrà e questa fiducia va trasmessa ai giovani, meno giovani e a noi vecchi. Credo che non ci sia un augurio migliore per tutti noi con un messaggio positivo che viene proprio dai vaccini. Quindi vacciniamoci – questo l'importante monito lanciato da Didonè – per noi e per gli altri".