Emilio Didonè

“Sarebbe una scelta politica sbagliata che lascerebbe l’amaro in bocca ma soprattutto non risponderebbe alle richieste presentate da Fnp, insieme alla Cisl, nei recenti incontri con il Governo”. E' stato questo il commento di Emilio Didonè, Segretario Generale della FNP Cisl, alle prime voci sulla Manovra di bilancio per il 2024 anticipate nei giorni scorsi da giornali e media riguardo un probabile intervento del Governo sulle rivalutazioni ed indicizzazioni delle pensioni. Il Segretario Nazionale dei pensionati cislini ha quindi espresso un giudizio fortemente critico se tutto ciò dovesse trovare conferma.

“La rivalutazione delle pensioni rappresenta il contratto di lavoro dei pensionati e non è possibile che ogni qualvolta emergano esigenze di cassa il Governo di turno ricorra al prelievo sui redditi dei pensionati. E non stiamo parlando di pensioni d’oro ma di donne e uomini che percepiscono intorno ai 2.300/2.500 euro lordi mese dopo una vita di lavoro. Le pensioni non sono un regalo: sono state pagate con i contributi versati dai lavoratori oggi pensionati – continua Didonè – che con le loro tasse hanno contribuito attivamente alla tenuta del welfare state italiano. E proprio per questo che deve finire questa sconcia pratica iniqua e ingiusta di usare i pensionati come bancomat cui ricorrere ogni qualvolta si aprono falle nei conti pubblici, in un Paese che non riesce a risolvere il problema della grande evasione fiscale. I pensionati italiani meritano più rispetto e considerazione da parte della classe politica. Sono persone che hanno dato e danno tanto al Paese in termini di lavoro, professionalità, innovazione, cultura, ma anche di sacrifici e di assistenza ai nostri figli e nipoti. Loro, che sono la maggioranza relativa del Paese che va ancora a votare, da tempo oramai non sono più tenuti in debita considerazione: sono diventati i più tassati in Europa e con liste di attesa in sanità più lunghe.”

Per questo la Fnp Cisl continuerà la sua battaglia a difesa delle pensioni: “proseguiremo in tutte le sedi a tutelare e difendere i diritti dei pensionati, opponendoci ad ogni tentativo di cambiare le carte in tavola. Tra le nostre priorità c’è la rivalutazione piena di tutte le pensioni, per garantire la tutela del loro potere di acquisto e poter rispondere così all’aumento del costo della vita e ad un’inflazione speculativa che non dà tregua. Auspichiamo che la politica, i partiti ed il Governo si facciano carico di questo problema e adottino misure di tutela dei diritti dei pensionati e non di ulteriori norme vessatorie. Su questo tema, – conclude Didonè – siamo pronti ad aprire un confronto molto serio e fermo con il Governo, con i partiti di maggioranza ed opposizione, chiedendo risposte ed impegni precisi sulla rivalutazione di tutte le pensioni e sulla riforma complessiva della previdenza a partire dalla separazione tra previdenza e assistenza.”