Una manovra insufficiente che non dà risposte ai pensionati. Dopo i tanti appelli rivolti al governo per intervenire e risolvere le problematiche relative alla popolazione anziana ed alle pensioni, il Governo non ha preso in considerazione le richieste avanzate dai sindacati dei pensionati, che sono quindi tornati in piazza a Roma per manifestare unitariamente a sostegno delle proprie posizioni.
Quella del 15 novembre è stata quindi la terza occasione che ha visto i componenti della FNP dei Laghi scendere nella Capitale assieme ai pensionati di tutta Italia per cercare di sensibilizzare l'Esecutivo rispetto ad una serie di tematiche che stanno molto a cuore di SPI, FNP e UILP.
Decine di migliaia sono stati i partecipanti che si sono riuniti al Circo Massimo. Tra questi anche Emilio Didonè, segretario generale della FNP Cisl Lombardia: “la partecipazione massiccia dei pensionati e delle pensionate è sentita, significativa, concreta. Conferma la voglia di fare sindacato e la voglia di partecipare della nostra gente quando motivazioni, obiettivi e finalità sono chiari, comprensibili, equi e giusti. Questa manifestazione dimostra quanto concreta sia la vicinanza con i pensionati e le pensionate che abbiamo il privilegio di rappresentare soprattutto quando con umiltà e parole semplici, senza saccenza o sermoni, andiamo a spiegare il perché della nostra protesta. Torniamo tutti da Roma – le parole di Didonè – con più responsabilità, più determinazione e più convinzione. Perché dopo anni di tagli delle pensioni accompagnati dalla mancanza di azioni concrete per risollevare la condizione dei pensionati abbiamo il dovere di svolgere il nostro ruolo fino in fondo, per costruire una società più equa e migliore. Questa battaglia va combattuta perché giusta ed autentica, oltre che per amore della verità a prescindere dall'esito. Facciamo tesoro della grande fiducia che ancora tante persone hanno nel sindacato confederale, non disperdiamola ed anzi lasciamo che ci spinga a rendere gli “invisibili” di nuovo “visibili”, in questo paese”.
A fargli eco Annamaria Furlan, Segretario Generale della CISL a livello nazionale: “oggi è un'altra piazza bellissima con i nostri pensionati della Cisl, della Cgil e della Uil, che serve a dire a tutto il mondo che ci siamo, che non siamo invisibili, che siamo cittadini italiani, che abbiamo costruito il paese e vogliamo fare una grande alleanza per il lavoro innanzitutto con i giovani. Un messaggio, questo, che unisce il Paese in un momento in cui ce n'è tanto bisogno”.
Ma per cosa hanno manifestato i pensionati di SPI, FNP e UILP, in concreto? Rispetto alla previdenza le tre sigle federali chiedono di ricostruire il montante come base di calcolo per chi ha subito il blocco negli anni precedenti, di allargare la platea dei beneficiari della 14esima e di separare la previdenza dall'assistenza. In relazione alla sanità, invece, chiedono un adeguato finanziamento del Servizio Sanitario nazionale per permettere a tutti di curarsi, il superamento delle liste d'attesa, l'abolizione dei ticket, i livelli essenziali di assistenza sanitaria garantiti e uguali in tutto il paese, investimenti nella medicina del territorio, nelle cure intermedie e nella domiciliarità ed una legge nazionale sulla non autosufficienza a sostegno di milioni di anziani e delle loro famiglie.