Tra i tanti pensionati che hanno riempito Piazza San Giovanni a Roma lo scorso 1 giugno c'era anche una folta delegazione della FNP Cisl dei Laghi. Circa 150 persone partite dalle province di Como e Varese che hanno fatto rotta sulla capitale per sostenere le rivendicazioni che, unitariamente, la loro federazione sta portando avanti assieme a SPI Cgil e UILP Uil.
“Centrale nella nostra azione – il pensiero di Giovanni Pedrinelli, segretario proprio della FNP Cisl dei Laghi – è il Sistema Italia nel suo complesso: vogliamo parlare di lavoro, di infrastrutture e di sviluppo, perché se non si riparte da qui nemmeno il reddito delle pensioni potrà essere tutelato”. Dal prato di Piazza San Giovanni, teatro di una manifestazione molto riuscita che ha visto la partecipazione di oltre 100mila pensionati provenienti da ogni angolo del Paese, Pedrinelli ha spiegato come non sia giusto che “i Governi facciano sempre cassa con le nostre pensioni, che non sono un regalo di qualcuno ma un salario differito guadagnato in anni ed anni di lavoro. Gli undici milioni di persone che sono rappresentate unitariamente da CGIL, CISL e UIL fanno di noi una grande realtà, che è giusto venga ascoltata dal Governo”.
A fargli eco anche Renzo Zavattari, componente di segreteria della stessa FNP dei Laghi: “speriamo che le iniziative che stiamo portando avanti, come le due manifestazioni nazionali del 9 febbraio e questa di giugno, possano convincere il Governo a riaprire i tavoli di contrattazione con le parti sociali. C'è un lavoro urgente da fare sia sulle questioni economiche generali che riguardano il Paese tutto, che nello specifico sulle pensioni. Vorremmo infatti che si ripristinasse l'accordo raggiunto nel 2016 sulla rivalutazione, bloccata da questo governo disattendendo proprio quanto stabilito allora. Sarebbe importante che l'Esecutivo – continua Zavattari – prendesse in mano la nostra piattaforma, che non si limita solo a ragionare sulle pensioni ma riguarda anche molti altri temi quantomai urgenti e delicati come il lavoro ai giovani, una legge sulla non autosufficienza e molto altro ancora”. Quello lanciato da una piazza ancora una volta piena, comunque, è un segnale positivo, secondo il componente di segreteria della FNP di Como e Varese: “la manifestazione di questo 1 giugno è molto riuscita, la piazza è piena e manifesta tanto la decisione nelle nostre convinzioni quanto una ritrovata unitarietà del sindacato confederale e, con esso, delle federazioni dei pensionati di CGIL, CISL e UIL. Un rapporto unitario – spiega Zavattari – che può essere molto utile nell'ottica del raggiungimento dei risultati che ci siamo prefissati”. E per il futuro? Cosa ci si può aspettare dall'azione delle tre confederazioni? “Innanzitutto dovremo dare continuità alle iniziative di lotta, a partire da quella organizzata per venerdì 14 a Milano dai metalmeccanici, cui parteciperemo come pensionati per dare il nostro supporto. Se poi come spiegato dai vari interventi succedutisi oggi dal palco di Piazza del Popolo – chiosa il segretario della FNP locale – continuassimo a non essere ascoltati, si potrebbe ipotizzare anche l'eventualità di uno sciopero generale, che faccia sentire in maniera chiara al Governo l'urgenza di un confronto nel merito in relazione ai tanti temi sul tavolo”.
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FNP dei Laghi in piazza a Roma!