Piero Ragazzini

Il Covid si è abbattuto con forza sulla vita delle famiglie italiane, in particolar modo delle persone fragili e degli anziani. “Mi preme sottolineare – dice Piero Ragazzini, da un paio di mesi nuovo Segretario Generale dei Pensionati CISL a livello nazionale – che durante l’emergenza si è pericolosamente affacciata quella che Papa Francesco definisce “cultura dello scarto” dei soggetti più deboli, tra cui gli anziani, istituitendo un collegamento tra l’idea che si possono abbandonare al loro destino alcune categorie di malati in favore di altre. Questa “sanità selettiva” va contrastata sia sul piano materiale che culturale. Il valore sociale degli anziani nella trama delle relazioni tra generazioni – continua Ragazzini – è un principio universale della nostra civiltà, non dimentichiamolo”.

Ora che l'ondata epidemia sta calando, con una curva dei contagi che viaggia sempre più verso il basso, è tempo di iniziare qualche analisi: “FNP e CISL avevano denunciato ben prima del Covid – prosegue il Segretario Nazionale dei Pensionati cislini – l’errore madornale di smantellare la rete territoriale dei servizi socio-sanitari e le medicine di base. Le zone più colpite sono quelle nelle quali si sono utilizzate le Residenze per Anziani in modo completamente irresponsabile: i focolai sono stati disseminati nelle strutture ricoverando i malati che non trovavano posto nelle terapie intensive. Dobbiamo quanto prima effettuare delle verifiche sistematiche su quello che è successo nelle Residenze per Anziani, sulle carenze nella catena decisionale, sull’omissione di controlli rigorosi, sull’abbandono delle responsabilità di cura da parte del sistema ospedaliero in alcune parti del Paese. In Germania – sottolinea Ragazzini – c’è stata una risposta più efficace e, a quanto sembra, non solo per efficienza organizzativa, ma anche perché non hanno fatto tagli all'attività di prevenzione e alla sanità ospedaliera di emergenza”.

Ed ora? Come agirà la FNP Cisl per incidere su di una costruzione di un futuro diverso e migliore? “Nel futuro immediato avanziamo la proposta di un patto sociale per le generazioni anziane – spiega Piero Ragazzini – che si traduca in una forma di partecipazione democratica alla conoscenza, al controllo ed alla collaborazione nella gestione delle residenze. E’ una forte scelta di corresponsabilizzazione. Non c’è dubbio – prosegue il Segretario Generale FNP – che i contesti territoriali che hanno risposto meglio, nel centro-nord più colpito dal contagio, sono Veneto, Emilia Romagna e Toscana, cioè quelle regioni che, non a caso, hanno conservato presidi di medicina territoriale, pratiche di integrazione socio-sanitaria e interventi per la non autosufficienza”.

Proprio sulla questione relativa alla non autosufficienza si concentra Ragazzini: “Ci vuole una vera legge, quella attuale è poco efficace perché è un “arlecchino” composto di provvedimenti e flussi finanziari frammentati e gestiti in modo separato da diversi Ministeri. Il tutto si salda male poi con l’architettura istituzionale che comprende diciannove regioni e due province autonome, l’INPS, i Comuni… La legge per la non autosufficienza deve prima di tutto disporre di un fondo proprio e adeguatamente capiente. Poi deve integrare tutti gli aspetti degli interventi, istituendo un’assegnazione equilibrata di risorse e competenze agli altri livelli istituzionali. Due emergenze colpiranno la non autosufficienza: la copertura delle spese per l’assistenza domiciliare e il sostegno alle famiglie che non riusciranno a far fronte alle rette dell’assistenza residenziale. E' necessario rendere strutturale lo stanziamento di ulteriori 734 milioni stanziato in regime emergenziale ed indispensabile approvare il Fondo nazionale per la non autosufficienza, concertando uno sgravio consistente di questi oneri dalla spesa delle famiglie”.