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Quattro punti chiave da rilanciare con forza”: è questo il pensiero espresso da Giovanni Pedrinelli, segretario generale della FNP Cisl dei Laghi, che tiene la barra a dritta rispetto a quanto la Federazione Nazionale dei Pensionati da lui guidata localmente sulle province di Como e Varese vorrebbe che il nuovo governo ponesse al centro della propria azione.

Tra i cardini del pensiero cislino c'è il fisco: "la riforma del fisco - ha spiegato la segretaria nazionale CISL Annamaria Furlan al termine dell'incontro con il presidente della Camera Roberto Fico - deve guardare prima di tutto alla famiglia, al reddito da lavoro e a quello da pensione, che subiscono un fisco troppo pesante. Bisogna rafforzare i redditi medio bassi per far ripartire i consumi".

Fisco che si collega con il secondo punto chiave, quello relativo al welfare: “servono azioni di contrasto alla povertà, l'aumento dell'area dell'indigenza ci preoccupa molto”, il pensiero di Pedrinelli, cui fa eco Annamaria Furlan che ha commentato così i dati ISTAT che parlano di 5 milioni di italiani che vivono sotto la soglia della povertà: “questi sono i veri problemi del paese, di cui bisogna occuparsi con politiche di inclusione, sviluppo, più investimenti, lavoro e formazione”.

Terzo capitolo quello relativo all'Europa, “un'Europa che – spiega Liliana Ocmin responsabile del dipartimento immigrati, donne e giovani della Cisl nazionale – sul tema migrazioni ci ha lasciato troppo spesso soli, per questo bisognerà lavorare nelle sedi opportune perché tutti si assumano le proprie responsabilità. Ma la salvaguardia delle vite umane viene prima di tutto e va al di là di ogni tatticismo politico teso a dimostrare l’inefficienza e l’inefficacia degli strumenti sinora impiegati”. Europa che resta comunque l'orizzonte futuro del nostro Paese: “l'Italia – spiega Pedrinelli – deve rafforzare il proprio ruolo all'interno della UE per costruire un'Europa più forte ed unita”.

Ultimo cardine, certo non per importanza, quello del lavoro “che deve essere messo al centro dell'azione di Governo così come è al centro dei pensieri della nostra Confederazione. Quella che stiamo vivendo in questi anni – chiosa il segretario generale della FNP Cisl dei Laghi – è una fase di grandi innovazioni, che va gestita implementando politiche adeguate di gestione del fenomeno. Il Paese deve puntare sulla gestione dell'incontro tra domanda ed offerta, sui progetti di formazione, sui servizi di orientamento: serve una vision di lunga gittata capace di ridurre la disoccupazione ed i divari territoriali”.

Tema del lavoro che si interseca col “Decreto Dignità”, approvato dal Governo lunedì 2 luglio. Una disposizione che la CISL si riserva di valutare provvedimento per provvedimento con più attenzione nei prossimi giorni, usando sempre la stella polare che si rifà ai propri principi: lotta alla precarietà e contrasto a chi prende fondi pubblici ed agevolazioni per poi chiudere e delocalizzare entro poco tempo.