Luigi Sbarra, Segretario Generale della CISL a livello nazionale, ha commentato la situazione in cui versa il nostro Paese, a partire dalle misure introdotte dal Governo sul cuneo fiscale: “abbiamo apprezzato il fatto che sia stato confermato e migliorato, ma è necessario fare di più – il punto di vista di Sbarra – con almeno 5 punti di riduzione del cuneo fiscale e solo sul lavoro. E' inoltre essenziale che il Governo Meloni apra subito un tavolo su carovita, redditi e salari: l’inflazione va frenata perché colpisce pesantemente retribuzioni e pensioni. Bisogna rilanciare tutti i redditi, a cominciare dai lavoratori dipendenti: il livello dei salari non è solo un problema sociale ma è una condizione che impedisce la crescita dei consumi e lo sviluppo economico. Serve una nuova politica dei redditi.”
Inevitabile, quindi, un passaggio su di una tanto agognata – almeno da parte cislina – riforma fiscale: “serve una riforma del fisco equa che salvaguardi il principio della progressività del prelievo. Diciamo no alla flat tax, in un paese dove l’85% delle entrate viene dal lavoro dipendente e dai pensionati. Bisogna unire questo Paese, non dividerlo ulteriormente. Bisogna tassare di più le multinazionali energetiche e digitali e rilanciare la lotta su evasione ed elusione, detassando al contempo tutti i frutti della contrattazione”.
Infine, Luigi Sbarra si è espresso sul ruolo del welfare nel sostegno alle politiche strutturali: “è positivo il fatto che in questi giorni si apriranno, grazie alla nostra perseveranza, i tavoli sulla sicurezza sul lavoro e sulla riforma previdenziale. Dobbiamo costruire anche una rete di protezione, riqualificazione e promozione della persona che lavora o che cerca lavoro: un sistema che non emargini alcuno, a prescindere dal tipo di contratto o dalla natura del rapporto di lavoro. C’è poi un tema su cui la Cisl sfida Governo e imprese: quella della partecipazione dei lavoratori alle decisioni e agli utili d’impresa.”