Sbarra

Si è riaperto dopo cinque mesi il tavolo di confronto tra il Governo e le parti sociali relativo alla questione pensioni. Al centro del confronto tra le parti erano poste una maggiore flessibilità in uscita rispetto alla Legge Fornero, delle soluzioni studiate ad hoc per le donne e qualche soluzione che potesse garantire pensioni dignitose ai più giovani.

Sull'entità del confronto avuto tra sindacati e Governo si è espresso, tra gli altri, anche Luigi Sbarra, Segretario Nazionale della CISL: “è stato un incontro interlocutorio ma positivo perché ci ha consentito di riannodare i fili del confronto dopo molti mesi di silenzio e di paralisi nelle relazioni sindacali. Abbiamo apprezzato la disponibilità e l’impegno del governo a lavorare insieme al sindacato per cambiare e modificare la legge Fornero. Ci è poi stato annunciato che nei prossimi giorni partiranno i tavoli tecnici di approfondimento: aspettiamo lì la prova dei fatti”, ha detto Sbarra. Il quale ha poi rincalzato: “è ora necessario allargare il bacino della quattordicesima mensilità per i pensionati, vanno detassate le tredicesime ed assicurata la piena indicizzazione delle pensioni all’inflazione. Abbiamo una piattaforma chiara: è necessario accantonare il meccanismo delle quote dando nel contempo stabilità al sistema e certezze a lavoratori e pensionati. Serve poi evitare lo scalone a 67 anni da gennaio 2024: pensiamo che dai 62 anni o con 41 anni di contributi si debba garantire a tutti di godersi il diritto alla pensione. Infine bisogna pensare ai giovani, penalizzati dal contributivo puro e destinati a essere i poveri del futuro.”

Chiaro anche il pensiero inerente il possibile “strumento unico” che servirebbe ad accompagnare le uscite uscite incentivate dei lavoratori dal mondo del lavoro: “Se significa coinvolgere tutti i lavoratori, anche delle piccole e medie imprese, siamo molto favorevoli, a patto però che le persone non ci vadano a perdere. Va poi fissato un principio: il tema della flessibilità non può esaurirsi solo nella materia degli esodi incentivati.”