Roberto Pagano, Dario Grilanda, Gloria Paolini

Prosegue l’attività di contrattazione sociale che CISL ed FNP dei Laghi, unitariamente con CGIL e UIL, portano avanti a livello territoriale con i Comuni delle province di Como e Varese.

“Ad inizio anno – spiega Roberto Pagano, componente di Segreteria della FNP Cisl dei Laghi – abbiamo inviato una lettera a tutti i Sindaci del nostro territorio con la quale abbiamo richiesto un incontro per l’avvio di un sistema di relazioni costruttivo, diretto a realizzare un modello di sviluppo economico e sociale sostenibile, equo e solidale”.

Un processo che ha già portato alcuni frutti: “abbiamo incontrato diverse Amministrazioni Comunali, con cui abbiamo sottoscritto una ventina di verbali d’accordo. Il lavoro di contrattazione sociale, comunque, non si è certo esaurito qui. In diverse altre realtà sono già stati aperti tavoli di confronto ed abbiamo in previsione di firmare svariati altri accordi prima della fine dell’anno”.

Il lavoro svolto da CISL ed FNP entra nel concreto dell’azione amministrativa che viene svolta nei vari comuni del territorio: “lo scopo di questi incontri – prosegue Pagano – non è ovviamente quello di dettare l’agenda alle Amministrazioni cittadine. Vogliamo invece svolgere un ruolo costruttivo, ragionando con le giunte cittadine sulle scelte che intendono compiere. Del resto le famiglie stanno affrontando grosse difficoltà negli ultimi anni: pandemia e guerra in Ucraina hanno avuto una ripercussione pesante sull’inflazione, portando ad un sensibile aumento del costo della vita. Il tutto si è tradotto in effetti pesanti per le fasce più deboli della nostra società, con situazioni sempre più complesse da gestire soprattutto dove sono presenti componenti come disabilità, precarietà del lavoro ed anziani non autosufficienti. Per questo individuiamo alcune priorità su cui cercare di lavorare di concerto con le Amministrazioni cittadine”.

Quali siano è presto detto: “su fiscalità e tasse riteniamo giusto ed equo applicare il principio di progressività, utilizzando l’indicatore ISEE per definire le soglie minime di accesso ai servizi, con una soglia di esenzione di almeno 15 mila euro. Sul versante sociale chiediamo invece politiche che puntino al sostegno delle famiglie per l’istruzione e le rette negli asili e nelle RSA”.

Contrattazione che, secondo Pagano, è essenziale oggi più che mai: “è necessaria una forte azione sociale dei Sindacati, anche alla luce del rinnovo di molte Amministrazioni Comunali con le quali ci stiamo già attivando per proseguire il percorso relativo alla negoziazione sociale, che resta un punto fondamentale del nostro agire sindacale”.